Antonio Megalizzi sognava, come
tanti giovani,
una Europa senza muri e filo
spinato, ma casa comune dei tutti i
popoli.
La sera
del 14 febbraio 2019, nella Basilica
Minore Pontificia di San Giuliano a
Castrovillari, grazie alla grande
sensibilità del Rettore Don Carmine
Francesco De Franco, per ricordare
Antonio Megalizzi, il giovane
giornalista colpito a Strasburgo
l’11 dicembre 2018, si è celebrata
con grande affetto una S. Messa in
suffragio, a due mesi dalla sua
dipartita.
Antonio Megalizzi, figlio dei nostri
tempi, innamorato della vita e
dell’Europa, pieno di ideali e di
sogni che il suo talento gli avrebbe
senz’altro consentito di realizzare,
è stato colpito dalla mano di un
fondamentalista, vittima
dell’assurdo terrorismo che mai
avremmo immaginato di dover subire.
I genitori di Antonio sono
calabresi, trasferitisi a Trento
quando il bambino era piccolissimo;
famiglia di fede, impegnati in
parrocchia, mamma catechista. Figli
cresciuti dunque alla luce della
fede. Nel vangelo del giorno si
medita il brano in cui Gesù afferma:
“Vi mando come agnelli in mezzo ai
lupi”, cioè disarmatati a combattere
la violenza, ad opporsi al male con
la sola arma della parola, della
testimonianza, della tolleranza, del
servizio discreto e senza interessi
personali. “Giornalista generoso,
senza borsa, ma soltanto un pezzetto
del cuore Dio in sé, un pezzo di
cielo sulla terra, un pezzetto di
Vangelo nella bisaccia, per
irradiarlo tutt’attorno a se”.
Antonio, nella sua grande passione,
nel suo bel carattere, nel suo serio
impegno, ha mostrato questo
pezzettino di Dio con ... CONTINUA |