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Gli Atti da premettere alla celebrazione  del Matrimonio
(cc. 1°63-1065; 1018-1021; GS 47, 5; SC 19,59; LG 41; OCM Prae. 5-7)

PASTORI E COMUNITA’ ECCLESIALE

I pastori d’anime sono tenuti all’obbligo di provvedere che la propria comunità ecclesiastica presti ai fedeli quella assistenza mediante la quale lo stato matrimoniale perseveri nello spirito cristiano e progredisca nella perfezione. Tale assistenza va prestata innanzitutto:
1° con la predicazione. Con una adeguata catechesi ai minori, ai giovani e agli adulti, e anche con gli usi degli strumenti di comunicazione sociale, mediante i quali i fedeli vengono istruiti sul significato del matrimonio cristiano e sul compito dei coniugi e genitori cristiani;
2° con la preparazione personale alla celebrazione del matrimonio, per cui gli sposi si dispongano alla santità e ai doveri del loro nuovo stato;
3° con una fruttuosa celebrazione liturgica del matrimonio, in cui appaia manifesto che i coniugi significano e partecipano al mistero di unione e di amore fecondo tra Cristo e la Chiesa;
4° offrendo aiuto agli sposi perché questi, osservando e custodendo con fedeltà il patto coniugale, giungano a condurre una vita famigliare ogni giorno più santa e più intensa (1063/1-4).
Il miglior commento al testo del canone ci viene offerto dalla Esortazione Pont. Familiaris consortio, la quale nei nn. 66-69, descrive le principali tappe della preparazione:
-remota, che ha inizio con l’infanzia;-prossima, la quale esige una preparazione specifica alla ricezione dei sacramenti;- immediata, che deve aver luogo negli ultimi mesi e settimane che precedono le nozze.

L’ORDINARIO DIOCESANO

Spetta All’ordinario del luogo curare che tale assistenza sia debitamente organizzata, consultando anche, se sembra opportuno, uomini e donne di provata esperienza e competenza (1064).
L’Ordinario del luogo, essendo pastore della Chiesa particolare, è il primo responsabile di tutta l’azione pastorale che in essa viene programmata e attuata (CD, 17). Egli, perciò, deve avere cura che la pastorale matrimoniale sia organizzata in tutte le sue fasi: -preparazione generale-preparazione personale (prossima e immediata)-celebrazione liturgica.

SACRAMENTI: CONFESSIONE, PENITENZA, EUCARESTIA,CONFERMAZIONE.

I cattolici che non hanno ancora ricevuto il sacramento della Confermazione, lo ricevano prima di essere ammessi al matrimonio, se è possibile farlo senza grave incomodo (1065/1). Si raccomanda vivamente agli sposi che, per ricevere fruttuosamente il sacramento del matrimonio, si accostino al sacramento della Penitenza e della santissima Eucaristia (1065/2). Ricevere la Confermazione è un obbligo, sebbene attenuato: <<se è possibile farlo senza grave incomodo>>. Tale obbligo è una conseguenza fondata sui gravi obblighi dei coniugi cristiani, come sposi e come genitori. Ricevere, invece, la Penitenza e l’Eucaristia è una semplice esortazione pastorale, che ha lo scopo di esortare gli sposi a celebrare il matrimonio in modo non soltanto valido, ma anche fruttuoso.
Gli sposi possono ricevere la Comunione sotto le due specie.

(Estratto da : F.sco D’Ostilio, PRONTUARIO DEL CDC, tavole sinottiche<<Presentazione del Card.Vincenzo Fagiolo>>
Libreria Ed. Vaticana, 1995)

• L’osservanza delle regole della Chiesa aiuta a stare in pace
• La confusione crea discordia nei rapporti, disorientamento generale e soprattutto non giova al bene delle anime.
 

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IL PARROCO
Sac. Carmine DE FRANCO

 
   

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