Il campo scuola è uno dei momenti più caratteristici dell’esperienza di
Azione Cattolica Italiana, un momento per verificare il cammino fatto e,
nello stesso tempo, un’occasione per rilanciare il nuovo anno associativo
che è alle porte.
Dal 17 al 23 agosto, a San Giovanni in Fiore, si è svolto il campo scuola
diocesano coordinato da don Giovanni Maurello e dagli educatori delle varie
parrocchie. La “Parola” di questo campo è stata tratta dal Vangelo di Marco:
l’epilettico indemoniato. L’obiettivo del campo è stato dunque quello di
lasciare il messaggio che l’uomo può liberarsi dalle sue debolezze e dalle
sue paure solo con la preghiera. Il Signore disse: ” tutto è possibile per
chi crede”.
Durante questo cammino spirituale, a supporto delle tesi esposte, ci sono
state mostrate delle immagini con lo scopo di lasciarci degli esempi
concreti ma anche di forte impatto per la nostra sensibilità.
Il campo è stato caratterizzato da un forte simbolismo che ha reso
indelebili le sensazioni provate in intensi momenti di riflessione.
Così il primo giorno, oltre a fare un rito “ memoriale “ del nostro
Battesimo, ci è stato sporcato il viso con della farina e successivamente
ripulito con un panno bianco: abbiamo quindi fatto una riflessione su come
possiamo guarire dalle nostre “malattie”.
Dal secondo giorno e’ stato introdotto tra di noi ” un personaggio “ : un
manichino.
Il manichino rappresenta l’uomo che si pone mille interrogativi sulla sua
esistenza: Chi sono? Dove vado? Come dovrei essere?
Noi giovani dobbiamo dunque imparare a guardarci entro, a riconoscere i
nostri limiti le nostre “ malattie interiori” e a curarle .
Molto intenso è stato il momento della liturgia penitenziale che ha offerto
a tutti la possibilità di fare “ deserto” per poter riflettere e pregare .
Domenica ci siamo incontrati con le nostre famiglie attorno alla mensa
eucaristica.
Durante la liturgia è stato inserito un momento molto significativo: la
Cresima di due ragazze della parrocchia dei Sacri Cuori. Il Sacramento è
stato amministrato dal nostro parroco, Don Carmine De Franco (in visita al
campo scuola), su delega del Vescovo, impossibilitato a partecipare. Nel
pomeriggio noi ragazzi ci siamo esibiti in uno spettacolo, ideato da noi,
che ha fatto divertire e riflettere.
Un incontro che sicuramente tutti porteremo per sempre nel nostro cuore è
quello con le Suore di clausura del Convento di Capocolonna. Due giovani
suore, ci hanno “affascinato” con la loro fede , con le loro certezze, con
la loro serenità.
Tutti abbiamo avuto la possibilità di rivolgere loro delle domande, delle
curiosità. Le loro risposte, chiare e semplici, hanno fatto luce sui molti
dubbi e titubanze riguardanti il mondo della clausura ma soprattutto la fede
definita da loro “ una risposta d’amore più che un dono”.
L’ultima sera, alla luce delle fiaccole,abbiamo fatto la veglia che è
servita a fare le nostre promesse al Signore e a raccogliere gli
insegnamenti del campo scuola per poi applicarli nella vita quotidiana.
Le giornate si sono snodate tra preghiera, riflessioni, attività ludiche e
pulizie.
E’ stata un’esperienza fantastica,un’esperienza che arricchisce e che dona
una grossa carica per affrontare tutto l’anno nel migliore dei modi cioè con
il Signore.(Relazione di Eleonora Cirillo)
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