VERIFICA E CONSIGLI
Carissimi,
ho preso visione dei vostri “diari di bordo”, il registro del
catechista.
Essi sono preziosi documenti che, oltre ad attestare il vostro
impegno, registrano la storia che oggi scriviamo con la vita.
Ciò che veramente conta è quel che vi sforzate di trasmettere e
scrivere in maniera indelebile nel cuore del ragazzo in materia di
fede, speranza e carità.
QUALCHE RIFLESSIONE
1.Vi chiedo, cara “schiera benemerita”, un maggiore impegno
nell'insegnamento catechistico soprattutto sotto l'aspetto
sistematico. Raccomando la preparazione previa alla lezione,
possibilmente insieme come corpo catechistico, tenendo in seria
considerazione i testi della C.E.I. e i sussidi appropriati, le
indicazioni dell'Ufficio Catechistico e quelle direttamente date
dal Vescovo.
2.Alla catechesi deve seguire necessariamente la mistagogia per
evitare che l'insegnamento rimanga soltanto un fatto
intellettuale.
3.Il rapporto dialogico fra catechista e ragazzo è importante, ma
è soprattutto necessario aiutare i ragazzi a fissare nella
memoria, nell'intelligenza e nel cuore le verità principali della
fede che li dovranno accompagnare per tutta la vita.
4.Il catechista deve avere particolare cura della preghiera, deve
farne il primato della sua attività. Insegnare ai ragazzi ad
affinare l'arte della preghiera per interiorizzare il suo
contenuto. L'insegnamento catechistico senza la preghiera è come
una colomba che vuole volare con un’ ala soltanto.
5.L’obiettivo del catechista è far conoscere e amare Cristo, far
conoscere e prendere famigliarità con le Sacre Scritture, far
conoscere in maniera giusta la Chiesa per farla amare.
6.IL CATECHISTA, PRIMA CHE CON LA PAROLA, DEVE TESTIMONIARE CON LA
VITA CIO' CHE INSEGNA.
7.Carissimi, il compito a voi affidato è molto delicato; vi
esprimo la mia gratitudine per quanto fate. Formare le coscienze
dei ragazzi, improntate sulla Parola e agli orientamenti della
Chiesa non è cosa di poco conto. Per far meglio occorre più
collaborazione, suggerisco un particolare coinvolgimento delle
famiglie perché il nucleo familiare è un insostituibile sacrario
per la vita e la crescita dei figli, come nella famiglia di
Nazareth dove Gesù cresceva in età, sapienza e Grazia. Senza la
presenza della famiglia, nella vita della Parrocchia, l’opera del
Parroco, dei catechisti, degli educatori viene inesorabilmente
vanificata. All’osservatore attento, non sfugge il degrado
culturale e morale della società che in questo momento storico,
come in altre epoche, coincide con il degrado della famiglia.
8.Questa lucida e penso condivisibile considerazione, fa prendere
maggiormente consapevolezza della responsabilità che grava anche
sulle vostre spalle di catechisti di questa comunità parrocchiale
dei Sacri Cuori.
Il Parroco vi dice grazie benemeriti! e invoca su di voi lo
Spirito di sapienza, scienza, intelligenza e copiose grazie
celesti e benedizioni.
Sac. Carmine De Franco
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