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IL DIARIO DI UN TEMPO DI GRAZIA |
Il 5. VIII. 2008 , ore 2,00 lascio Castrovillari con la mia macchina e
raggiungo Pedali di Viggianello. Accompagnato dal nipote Vincenzo
raggiungo alle ore 7,30 l’aeroporto di Ciampino. Alle ore 9,30 riparto e
faccio scalo all’aeroporto di Saragoza, in Spagna, alle ore 11,00 ove mi
attende il fratello Luigi e il nipote Davide. Arrivo a Logrogno alle ore
14,00. Nel tardo pomeriggio, con mio fratello Luigi, andiamo a Mendavia
a vedere i lavori della sua piccola abitazione e visito la chiesa di
Legarda del XII sec. Mi fermo un po’ a pregare. I locali adiacenti alla
chiesa sono stati residenza di Donna Bianca contessa di Navarra
Giorno 6, visito la monumentale Cattedrale di Logrogno, e la chiesa
dell’Assunta entrambe con inestimabili ricchezze d’arte. Di pomeriggio
ritorno alla piccola abitazione. La serata la trascorro a casa di
Fernando, con mio fratello e degli amici, a Trevigan ( un paesetto
scarsamente popolato, a circa 30 Km da Logrogno, a quota 1000 sul l/m.
Sul punto più alto è la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore.
Giorno 7, ore 10,30, accompagnato dalla nipote Paola e Adriano suo
sposo, parto per Lourdes. Arrivo alle ore 14,30.
Il tempo necessario per la sistemazione in albergo e mi reco alla GROTTA
di MASSABIELLE. Mi fermo in preghiera circa due ore. Il clima è freddo,
pioviggina.Le condizioni atmosferiche non hanno consentito lo
svolgimento della processione Eucaristica esterna, e la fiaccolata delle
ore 21,00.
Giorno 8, ore 7,30 ritorno alla Grotta, mi fermo in preghiera, faccio
visita alle tre basiliche del Santuario. Alle ore 10,30 celebro la santa
Messa all’Altare della Grotta.
Alle ore 13,00 riparto con i nipoti per Logrogno.
Giorno 9, riposo assoluto. Trascorro la giornata con i famigliari.
Giorno 10, domenica, ore 10,30 celebro la santa Messa nella chiesa
dell’Assunta in Logrogno. In serata, con il fratello e la cognata
ritorno a Mendavia .
Giorno 11, in mattinata visito un po’ la città di Logrogno, la chiesa di
S. Bartolomeo solo esternamente perché chiusa per lavori in corso. Di
pomeriggio mio fratello mi accompagna a visitare il complesso
monumentale monastico di S. Millàn de la Cogolla. La serata la trascorro
in famiglia insieme ai famigliari di Emma, mia cognata.
Giorno 12, ore 8,00 partenza per l’aeroporto di Saragozza. Partenza per
Roma-Ciampino alle ore 11,45, arrivo alle ore 13,20. Con il nipote
Vincenzo, che era ad aspettarmi, rientro a casa. Arrivo a pedali di
Viggianello alle ore 19,00. Vado a fare visita al mio Parroco. Non lo
trovo in canonica. Proseguo e visito la cappella dedicata alla Madonna
dell’Alto, in montagna. Riprendo la mia macchina e rientro a
Castrovillari. Arrivo alle ore 21,00.
Sono stati 7 giorni scanditi dalla preghiera, momenti di riposo e
culturali, visitando luoghi significativi dello spirito.
In uno di questi luoghi ho potuto abbeverarmi ancora una volta alla
fonte della Divina Grazia: La Grotta di Massabielle, sotto lo sguardo
dolce della “Bella Signora”.
A Lei si corre per deporre ai suoi piedi, non oro o argento, ma la
richiesta dell’unico bene necessario: “Prega per noi peccatori”. Si
affidano, a Lei, i propositi e la speranza di vederli realizzarti, la
stessa vita affinchè si consumi, come quei ceri, per il bene delle anime
a lode e gloria della SS. Trinità.
Si corre a Lourdes, presso la Grotta di Massabielle, per sostare sotto
lo sguardo di Maria con il desiderio, come fu per Bernadette, di
ascoltare, nel silenzio, la sua voce soave che ripete ancora: “Penitenza
! Penitenza ! Penitenza ! Prega per i peccatori . Serviti della
coroncina del Rosario”.
Si corre da Lei, Madre della Misericordia, per sentire nel cuore il
conforto di un figlio amato che sente lenite le sue sofferenze materiali
e spirituali, che si sente ripetere ancora: “Fate quello che Lui vi
dirà”.
Il pellegrino che si reca a Lourdes, presso la Grotta delle apparizioni
(il vero santuario), avverte di essere accolto, avvolto, come
abbracciato da una forza Divina che soddisfa gli aneliti più profondi, i
sentimenti, le speranze del cuore.
Davanti alla Grotta si rimane immobili, mentre il primo sguardo, velato
dalle lacrime e con il groppo alla gola, si trasforma lentamente in una
sensazione dolcissima, avvertita come un momento di Paradiso.
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IL PARROCO
Sac. Carmine DE FRANCO
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