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Una goccia
nelloceano |
UNA GOCCIA NELL’OCEANO
La festa del santo Natale 2004, apportatrice di gioia, di speranza, desiderio di
condivisione, di accoglienza e di pace, è stata turbata, come non mai, dal
maremoto che si è abbattuto, domenica 26 dicembre nel Sud-Est dell’Asia,
lasciandosi dietro distruzione, disperazione, dolore e morte. Nessuno saprà mai
l’esatto numero delle vittime dell’immane tragedia. Mentre le affidiamo tutte
all’abbraccio misericordioso del Bimbo di Betlemme, e ci uniamo alla preghiera
del Santo Padre Giovanni Paolo II, non possiamo chiudere il cuore alle necessità
dei superstiti.
La comunità parrocchiale, dei sacri Cuori si associa alla gara di solidarietà
assumendo l’iniziativa di una raccolta di fondi a sostegno delle popolazioni
colpite dall’immane catastrofe da inviare nell’aria colpita dal terremoto
tramite il Pontificio Consiglio (la carità del Papa) o la Caritas Italiana
tramite la Caritas Diocesana.
Affinché l’iniziativa umanitaria possa avere il massimo risultato possibile,
oltre a sensibilizzare ogni singola persona della città di Castrovillari, si
invitano le tante associazioni culturali, teatrali e di qualsiasi altro genere,
ad attivarsi per offrire occasioni di raccolta fondi.
L’operazione, a scopo unicamente umanitaria per la comunità dei Sacri Cuori, ha
inizio il 30 dicembre con il concerto di natale nella cappella di S. Lucia e
prosegue per tutto il mese di gennaio 2005 con punto di riferimento la Caritas
parrocchiale.
Tutta la Chiesa, vive questi eventi naturali con forte sofferenza, attenzione,
preghiera e gesti di carità per le vittime, dell’immane tragedia, specie per le
fasce più deboli. A distanza di molti giorni, la catastrofe senza precedenti,
che si abbattuta sul Sud-Est asiatico, non è ancora un ricordo come è successo
per tanti altri eventi dello stesso genere le cui conseguenze sono ancora vive.
In queste dolorosissime occasioni arrivano puntuali avvoltoi e sciacalli di
vario tipo pronti ad approfittare del momento per arricchirsi, indossando anche
l’abito del benefattore o operatore umanitario. A questi si aggiungono i
trafficanti di vite umane spesso da usate come pezzi di ricambio; i pedofili per
soddisfare i propri istinti brutali. Le vittime disegnate di questi signori
della marte sono soprattutto i bambini e le bambine rimasti orfani della propria
famiglia. E’ proprio su queste creature indifese che il Santo Padre posa, in
maniera particolare, il suo sguardo sofferente e di grande speranza.
Per andare in aiuto a queste creature deboli e vulnerabili, come è poderosamente
in atto lo “tsunami” umanitario mondiale, sarebbe oltremisura nobile se le
nostre famiglie aprissero il cuore all’accoglienza di questi orfani per
sottrarli a tanti pericoli, ma soprattutto ai bruti trafficanti.
E’ più umano e cristiano prendersi cura del proprio fratello accogliendolo, per
il tempo necessario, nella propria casa, nella propria famiglia sull’esempio del
Samaritano.
Chi della nostra comunità desidera predisporsi anche a questo gesto di
accoglienza, nobile ed oltremisura umanitario, può fare riferimento al comitato
già costituito dal parroco in Parrocchia.
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Sac. Carmine DE FRANCO
parroco |
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