E' Pasqua: Cristo Risorto è vivo e
operante nella storia e nel cuore dell' uomo.
Cristo, cibo dell' anima, risposta sicura alla esigenza di senso e di
felicità che ogni persona sincera nutre per la sua vita e quella dei
suoi cari. "Per godere di un’esistenza in pienezza, all'uomo è
necessario qualcosa di più intimo che può essergli accordato solo
gratuitamente: potremmo dire che l'uomo vive di quell'amore che solo Dio
può comunicargli avendolo creato a sua immagine e somiglianza... come e
più del pane, egli infatti ha bisogno di Dio". (Benedetto XVI, messaggio
per la Quaresima 2010)
E' Pasqua: è la vittoria di Cristo sul maligno, sul ...
La liturgia
delle Palme, preludio di gloria, fa rivivere l’incontro con
il Cristo che viene. Noi siamo riuniti per andare incontro
al Cristo che viene. Non si tratta di una celebrazione dove
ricordiamo semplicemente un avvenimento. Noi Facciamo
memoria, cioè viviamo lo stesso mistero ma attraverso la
celebrazione. Accogliamo Cristo. San Gregorio di Creta, nel
700, diceva che dovremmo andare incontro al Cristo nel monte
degli ulivi… imitando i Suoi contemporanei, non per gettare
rami davanti a lui… ma per prostrarci ai suoi piedi, con
umiltà e rettitudine di spirito al fine di ricevere il Verbo
di ...
LA PASSIONE DI
GESÙ
SECONDO IL VANGELO DI LUCA
CHI NON PRENDE LA SUA CROCE …
«Chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di
me», dice il Signore. Il primo a mettere in pratica questa
parola, a caricarsi della croce della sofferenza e della
morte, fu proprio lui, Cristo Gesù. E caricarsi di quella
croce significò per lui solitudine e abbandono. Non uno dei
suoi discepoli lo seguì, a niente valsero i tanti giuramenti
del risoluto Pietro; nessuno dei suoi amici, durante la via
della croce, venne per dirgli addio. Cristo rimase solo,
solo nel portare quella croce, abbandonato da tutti, perché
tutti restii a caricarsi di un peso
Con la celebrazione della Cena del Signore diamo inizio al
Triduo pasquale della Passione, Morte e della Risurrezione
del Signore, cuore di tutto l’Anno liturgico.
Questa Liturgia ci riunisce per ricordare e celebrare
l'ultima Cena, durante la quale Gesù istituì «il nuovo ed
eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore», e quindi
il sacerdozio ministeriale, per poter attuare il suo comando
di perpetuare l'offerta della vittima di salvezza in sua
memoria.
In questa celebrazione rivivremo, inoltre, il segno della
lavanda dei piedi, memoria viva del comandamento che il
Signore Gesù ci ha lasciato sull'amore fraterno e sul
servizio. ...
La Passione di
Cristo è il punto di convergenza di tutta la sua vita, Gesù
l’ha chiamata: la sua “ora”, il suo “battesimo”. L’ha scelta
liberamente in obbedienza al Padre e per amore degli uomini.
Oggi, Venerdì Santo, noi tutti che apparteniamo al popolo
sacerdotale della nuova ed eterna alleanza, con
raccoglimento pieno di venerazione, fissiamo gli occhi sulla
Croce.
Davanti a Gesù che muore in croce per noi non resta che il
silenzio. Un silenzio che ci aiuti a riconoscere il nostro
peccato, ma anche il dono della salvezza che Dio ha operato
...
La Veglia Pasquale, non è coreografia, né vuoto ricordo, ma
presenza viva, nei segni, dell’evento cardine della
salvezza: la morte-risurrezione del Signore. Si può dire che
per la Chiesa che celebra è sempre Pasqua; ma la ricorrenza
annuale ha un’intensità ineguagliabile perché, in ragione
della solennità, «ci rappresenta quasi visivamente il
ricordo dell’evento» (s. Agostino). La successione dei
simboli di cui è intessuta la Veglia esprime bene il senso
della risurrezione di Cristo per la vita dell’uomo e del
mondo ...