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PASQUA 2014


Cristo è risorto, alleluia! Evangelii gaudium, alleluia!

La gioia del Vangelo è proprio questa: Cristo Gesù è vivo, è presente. Tutta la Chiesa, in questo processo di rinnovamento voluto dallo Spirito Santo, proclama ancora, come all’alba di quel primo mattino di Pasqua, che Cristo crocifisso è veramente risorto dai morti, come aveva detto. La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo, una meraviglia agli occhi nostri, questo è il giorno fatto dal Signore, rallegriamoci e in esso esultiamo!
Felice Pasqua a tutti, a coloro che seguono il Signore nella fede, a coloro che sono alla ricerca sincera del senso della vita, aperti all’esperienza di qualcosa di più grande e di più significativo per l’umano peregrinare. Ma specialmente un saluto pasquale, di gioia e di speranza risuoni oggi per le famiglie fondate sul sacramento del matrimonio: la famiglia piccola chiesa; chiesa domestica, cellula fondamentale della società, culla della vita e dell’amore. La risurrezione di Cristo annuncia una nuova luce e pace duratura alla famiglia. I brani del Vangelo, che abbiamo meditato lungo l’itinerario quaresimale verso la Pasqua, ci offrono una traccia illuminante per la Pasqua della famiglia. Nei prossimi due anni ben due sinodi episcopali saranno dedicati alla famiglia. C’è da sempre una grande attenzione pastorale verso la famiglia per educare alla vita buona del Vangelo.

Meditando le tentazioni di Gesù nel deserto, abbiamo potuto comprendere che anche la famiglia oggi è tentata dall’egoismo della chiusura nel proprio guscio per preoccuparsi solo dell’orizzonte materiale appiattito sugli interessi immediati. A queste famiglie è da annunciare che non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Altre famiglie vivono nella ricerca del successo, dell’apparire, del benessere, d’ingiustizie e di prevaricazioni. A questi nostri fratelli è da annunciare che solo i poveri in spirito, i miti, i pacificatori, i puri di cuore vedranno Dio. Altre famiglie vivono nella cupidigia del potere, del danaro, del calcolo e della conquista. A queste bisogna donare la parola evangelica: solo Dio bisogna adorare, solo lui bisogna amare.

Altre famiglie sono invitate dal Signore a salire sul monte, a fare pellegrinaggio, ad affrontare la fatica per arrivare alla vetta. Non sono sole, c’è Gesù che le accompagna, le sostiene, porge loro la mano: sono famiglie che guardano con fiducia a Cristo, anche se la croce da portare in salita a volte è pesante. Sulla sommità hanno l’esperienza della trasfigurazione. Cristo vero uomo che li ha sostenuti nel cammino, si mostra vero Dio, splendente di luce e d’amore. Sono le famiglie che continuamente esclamano al Signore: “ E’ impegnativa la salita, ma per noi è bello stare con te!”. Il Signore li rassicura a non aver paura, il Padre rivela loro il Figlio amatissimo e invita ad ascoltarlo, a seguirlo sempre,  ...

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start control statistic web  5 ottobre 2007

     

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