PER NON DIMENTICARE
4 nov. 2012
Il 94° anniversario
della " Vittoria" e la Festa delle Forze Armate, sono stati
celebrati a Castrovillari, alla presenza delle massime Autorità
Civili e Militari, dei Soldati del 13° Reggimento Genio Guastatori
della Caserma " Manes", dei Carabinieri, della Polizia di Stato,
della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, della
Polizia Penitenziaria, dei Vigili Urbani, delle Associazioni
combattentistiche e d'Armi, degli Scout del Castrovillari I, prima
con la deposizione di una colonna d'alloro presso il Monumento ai
Caduti, dove l'Inno nazionale e le note del Silenzio fuori
ordinanza hanno commosso i numerosi presenti e, poi, con la
celebrazione di una Santa Messa nella chiesa di Santa Lucia.
Durante l'omelia il Parroco, don Carmine De Franco, Aiuto
Cappellano della Caserma "E. Manes" ha ricordato lo spirito di
servizio ed il sacrifico della vita dei giovani che hanno
partecipato al I conflitto mondiale; ha deprecato la guerra come
strumento di offesa e, commentando la Parola di Dio, ha affermato
che l'Amore verso il Signore ed i fratelli rappresenta la
connotazione principale del Cristiano.
Ha ricordato, poi, i Soldati italiani caduti, anche in questi
giorni, nelle missioni di pace ed ha auspicato che i conflitti
internazionali possano risolversi con la Diplomazie e gli accordi.
Inoltre ha auspicato che i luoghi sacri per il ricordo dei Caduti
siano manutenuti in modo diverso rispetto ad oggi, evitando che
possano essere deturpati, così come avviene ora, da persone o
animali !
Alla fine della Messa il Sindaco, Avv. Domenico LO POLITO, ha
rivolto un caloroso saluto a tutti i presenti, Autorità Civili e
Militari, Reparti in Armi, Associazioni combattentistiche,
numerosi Cittadini, ed ha rivolto un ricordo ai Caduti di tutte le
guerre, soffermandosi sull'articolo della Costituzione che ripudia
la guerra come strumento di risoluzione delle controversie.
Ha ricordato, poi, i Miliari Italiani impegnati nelle Missioni di
Pace in tutto il mondo e poi, rivolto ai giovani presenti li ha
invitati a non essere violenti ma a discutere e ragionare,
soprattutto nelle situazioni più difficili.
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