Come la stampa locale ha visto l’iniziativa dei Sacerdoti a vantaggio della
formazione dei cristiani fedeli laici del capoluogo del Pollino e dei paesi
limitrofi:
“E’ stata inaugurata a Castrovillari la Scuola di formazione
teologico-pastorale e socio- religiosa che ha lo scopo “di aiutare i
credenti-operatori pastorali ad essere più consapevoli della vita cristiana,
e ad approfondire i contenuti della fede e del suo”deposito”, in un mondo in
cui i credenti sono chiamati a rendere ragione della propria speranza”.
Questa iniziativa, posta in atto dai Sacerdoti, è motivo di ammirazione,
anche se arriva con ritardo. E’ vero, in fatti, che c’era stato già anni
addietro l’iniziativa del parroco dei Sacri Cuori don Carmine De Franco, che
evidnziava”… la situazione socio-culturale-religiosa in cui viveva la
Comunità di Castrovillari e che bisognava attivare una pastorale unitaria
per incidere più efficacemente sull’ambiente…”. Ma nonostante questa
coraggiosa denuncia dei fenomeni emergenti nel territorio non si fece nulla.
Oggi questi fenomeni sono diventati molto più aggressivi, sia sotto il
profilo morale che sociale. La scuola voluta dai Sacerdoti sicuramente è una
risposta che potrà essere adeguata, perché in grado di fornire una
formazione antropo-sociologica non solo agli addetti alla catechesi, alla
caritas, alla liturgia, ma anche a tutti i battezzati che lo desiderano.
Sono tante in fatti gli attacchi alla figura di Cristo, al Papa ed alla
Chiesa che un “supplemento” di istruzione e cultura religiosa è necessaria
per tutti.
La comunità si aspetta, in particolare, interveti a favore delle migliaia di
giovani di Castrovillari e dei paesi limitrofi che raggiungono giornalmente
il capoluogo del Pollino, i qual,i non trovando di meglio, si accontentono
della strada e di luoghi che purtroppo offrono occasioni tutt’altro che di
vita: droga, sesso, alcool ecc. Una idea vincente al riguardo potrebbe
essere l’attivazione di una struttura polivalente o oratorio comunitario per
evitare che ogni parrocchia si chiuda nel suo recinto ignorando l’insieme.
Questo compito è stato svolto per anni dal Convitto Vescovile al centro
della Città che è stato fucina di formazione integrale per tante
generazioni. Ora anche la sua struttura muraria versa in condizione di
completo abbandono. Ci risulta che il Parroco dei Sacri Cuori ha chiesto
alla Diocesi, proprietaria dell’immobile, di poter utilizzareil fabricato ed
allo scopo ha presentato un progetto di utilizzo. La speranza dei Sacerdoti
che hanno avviato la scuola di formazione è ache quella di impegnare i
giovani ad acculturarsi, per affrontare le selezioni a cui il mondo del
lavoro e la società in genere li sottoporrà. Ma obbiettivo primario della
Chiesa è il recupero dei giovani alla frequenza della Chiesa, perchè si
avverte in essi un senso di rigetto pregiudiziale. Si vuole incidere anche
nel campo della famiglia. In fatti il numero di giovani coppie che scelgono
il matrimonio civile e le altre forme di convivenza e unioni di fatto sono
sempre più numerose e cresce il numero di divorzi. Altro interesse dei
Sacerdoti è quello di fara recuperare il senso religioso ai fedeli, visto
che Castrovillari non è un’isola felice per quanto riguarda la frequenza
alla Messa domenicale che non va oltre il 10% della popolazione, mentre i
giovani sono solo il 5%.
In conclusione, la situazione attuale richiede ai 13 Sacerdoti e religiose
presenti, un ulteriore sforzo per andare anche incontro ai “lontani”, a
quelli, cioè, che non frequentano la chiesa. Oggi le pecorelle smarrite
devono essere cercate e riportate a spalla all’ovile.
Ciò significa puntare ad una Chiesa missionaria, meno elitaria e di
sacrestia e più comunitaria.
In questa maniera avranno terreno meno fertile i Dan Braun di turno e si
creerà una coscienza cristiana capace (perché acculturata) di contrastare la
cultura dominante che tragicamente si avvia a rinnegare i valori cristiani
che sono stati sino a qualche lustro addietro alla base della convivenza
civile delle società occidentali”.
IL PARROCO
Sac. Carmine DE FRANCO
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